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Franco Polizzi » Bio
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Franco Polizzi nasce nel 1954 a Scicli. Immediata la vocazione alla pittura, come attesta il cursus degli studi: Scuola d’Arte a Siracusa, quindi Accademia delle Belle Arti di Venezia, dove è allievo di Carmelo Zotti ed Edmondo Bacci, e dove si laurea, ottenendo, come borsa di studio, la sua prima esposizione rilevante, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa. Per Polizzi inizia un intenso percorso espositivo, la cui prima tappa significativa è la X Quadriennale d’Arte di Roma, nel 1975. Nel ‘78 torna a Scicli. È in questo periodo che Polizzi intreccia un sodalizio importante con alcuni degli artisti iblei più significativi, Alvarez, Candiano, Guccione, Sarnari, coi quali costituirà il nucleo storico del Gruppo di Scicli.

Tra l’84 e il 2000 il pittore stabilisce il suo studio a Roma, ma sempre frequenti sono i soggiorni in Sicilia, spazio edenico e immaginifico delle origini, fino al rientro definitivo a Scicli nel 2001. Ininterrotto il cursus espositivo, durante il quale sigla un accordo professionale con la galleria romana “Il Gabbiano” – sempre notevoli sono le gallerie che, nel tempo, ospitano le diverse collezioni dell’artista, tra le quali citiamo Forni (Bologna), Bergamini (Milano), Basile e Galleria 61 (Palermo), Il Sagittario (Messina), Il Cenacolo (Piacenza), Il Tempietto (Brindisi), Casa dei Carraresi (Treviso)– ed entro il quale in sintesi citiamo, tra le mostre internazionali, Franco Polizzi, One man show, Art Exposition Chicago, Fiac di Parigi e Basilea, e, tra le innumerevoli italiane, la X Quadriennale d’Arte di Roma, la XXXI Biennale di Milano, l’Antologica del ’96, a Treviso, presso Casa dei Carraresi, curata da Marco Goldin, Elogio del pastello, presso Palazzo Sarcinelli, a Conegliano (Treviso), la XIII Quadriennale d’Arte di Roma, quando l’opera Torretta degli Iblei è acquistata dalla Camera dei Deputati, Per Amore, presso Palazzo Sarcinelli a Conegliano.

Nel 2002 La rupe di Scicli è collocata a Palazzo Spadaro di Scicli, per commissione del Comune, e nel 2003 l’opera Luce dentro guadagna le pareti del Senato. Tra le ulteriori esposizioni: Sette artisti del Gruppo di Scicli per il Senato, ospitata dai Musei di San Salvatore in Lauro, a Roma, e Il Gruppo di Scicli. Sicilia, presso la Galleria d’Arte Moderna “Le Ciminiere” di Catania, Trittico disegnato da Goldin per il Piccolo Miglio in Castello, a Brescia, Il Salone di Maggio 2006 – Segnali di Primavera, Complesso del Vittoriano, Roma, Arte Italiana 1968 – 2007, Palazzo Reale di Milano, curata da Vittorio Sgarbi, Pittura d’Italia. Paesaggi veri e dell’anima, a cura di Goldin, Castel Sismondo Rimini, la 54ª Biennale di Venezia, curata da Sgarbi. Del 2012 sono Viaggio in Sicilia / 5, Casa Planeta, Menfi, e Il Gruppo di Scicli, Contemporary Painters and Sculptors From Southern Sicily, Bernarducci. Meisel. Gallery, New York. Della primavera del 2013 è la corposa personale Polizzi. I giorni e le opere, affidata alle cure di Elisa Mandarà, al Museo della Cattedrale di Ragusa, presso Palazzo Garofalo.

Del 2014 è la partecipazione alle collettive Attorno a Vermeer (Bologna, Palazzo Fava), curata da Goldin, e ‘U Liotru, la leggenda di Eliodoro (Catania, Catania Art Gallery), a cura di Arnaldo Romani Brizzi, Artisti di Sicilia (mostra itinerante, che abbraccia anche il 2015), a cura di Sgarbi. Dello stesso anno le personali Pagine di luce (Palermo, Galleria Ellearte) e Intorno al paesaggio (Scicli, Caffè Letterario V. Brancati), entrambe a cura di E. Mandarà.

Il 2015 ha visto Franco Polizzi impegnato in due imponenti esposizioni, insieme al Gruppo di Scicli, entrambe progettate e curate da E. Mandarà: Colore per la terra, a Ragusa, a Palazzo Garofalo, evento legato a Milano Expo 2015, e Ibleide terra e luce. Trentacinque anni del Gruppo di Scicli (novembre 2015 – febbraio 2016), tenutasi presso Palazzo Reale di Palermo.

Del 2016 sono la partecipazione alla collettiva The Light of Sicily, a Ghent in Belgio, presso la Francis Maere Fine Arts Gallery e la mostra personale organizzata da Archinet e dalla Fondazione degli Archi, a Comiso, presso la Sala Mostre della Fondazione Gesualdo Bufalino, “Sul segno degli artisti”, a cura di Elisa Mandarà.

Del 2017 sono la mostra itinerante Migrantes, presso Palazzo Garofalo di Ragusa, poi a Comiso e Vittoria (cura critica di E. Mandarà), Imago mundi, identità siciliane, presso i Magazzini Culturali della Zisa di Palermo, la personale Finestra paesaggio, a Roma, presso la Virus Art Gallery, la collettiva Five presso la Catania Art Gallery di Catania, queste ultime due esposizioni curate da Elisa Mandarà.

Del 2018 è la partecipazione alle collettive Eos, a Vittoria, presso Sala Mazzone, a cura di E. Mandarà ed Elogio della luce, a Palermo, presso la Galleria Elle Arte. Nel giugno dello stesso anno Franco Polizzi espone a Bologna presso la Galleria Forni, per la mostra anno La mia Sicilia (4 giugno / 7 luglio).

Ricca la bibliografia critica, sostanziata delle voci di Lucio Barbera, Stefano Crespi, Marco Di Capua, Stefano Fugazza, Guido Giuffrè, Marco Goldin, Domenico Guzzi, Elisa Mandarà, Celide Masini, Paolo Nifosì, Giorgio Soavi, Claudio Strinati, Antonello e Duccio Trombadori, Lorenzo Trucchi, Vittorio Sgarbi, Enzo Siciliano, Marco Vallora, Arnaldo Romani Brizzi.

Franco Polizzi vive e lavora nella campagna di Scicli.